È stato finalmente creato un valido strumento diretto al recupero dei crediti di inquilini morosi che semplifica le procedure legali e fa risparmiare molto tempo ad amministratori di condominio ed avvocati nonché soldi ai condomini virtuosi.

Si tratta del Portale Recupero Affitti conosciuto con il nome di Legal24.online

L’idea, lanciata dall’Avvocato Tito Zanfagna, ha trovato realizzazione grazie all’MMM Group di Roberto Silva e si tratta di un servizio disponibile 24 ore su 24 sia su computer che sui dispositivi mobili.

La morosità dei condomini è legata alla crisi?

Il tema della morosità condominiale è un argomento, Addirittura si stima che annualmente, in Italia, i canoni di affitto non pagati ammontino a ben 1,2 miliardi di euro.

Secondo l’amministratore delegato di Legal24.online, l’ingegner Maurizio Melzi, si tratterebbe di stime prudenziali che si basano sulla denuncia di almeno un mese saltato nell’arco di un anno e denunciato dai proprietari della casa.

Ciò, però, non sarebbe del tutto colpa della crisi. Infatti gli individui che vedono la crisi come una minaccia, tendono a pagare in maniera più puntuale per non perdere la sicurezza di avere un tetto sulla testa.

I ritardi nei pagamenti, invece, molto spesso avvengono perché gli inquilini cercano di rimandare il momento di pagare i loro conti, considerando la morosità come se fosse una semplicissima dilazione dei pagamenti.

Semplificare il processo del recupero crediti

Ciò crea non pochi disagi a coloro che si occupano del recupero crediti, in primis a causa dei tempi estremamente lunghi dovuti all’inefficace comunicazione fra i proprietari, che spesso ignorano le leggi, gli amministratori di condominio costretti ad anticipare gli oneri del procedimento contro i morosi rivalendosi quindi sugli altri condomini, e gli avvocati che hanno bisogno di molto tempo per gestire le procedure legali legate al sollecito dei pagamenti e, se necessario, per il recupero dei crediti.

Legal24.online: ecco come funziona

Viste queste necessità, quindi, è nato questo portale di recupero crediti che serve proprio a far risparmiare sia tempo che denaro, in quanto rende la trasmissione delle comunicazioni ufficiali e dei dati maggiormente automatizzata. Spiega il sopracitato amministratore delegato Melzi che il funzionamento del portale si svolge nel seguente modo:

  • Gli amministratori di condominio effettuano l’accesso e, a seguito di un contributo che si stanzia al di sotto dei 30 euro per condomino moroso, ottiene le chiavi di accesso;
  • Attraverso l’utilizzo della semplice dashboard, si possono inserire le informazioni sul condominio in questione e i dati dei condomini morosi.
  • Si avvia così il processo che viene rimandato, tramite mail, ad un avvocato collegato che visualizza così la propria dashboard, inviando la prima lettera di sollecito che viene generata automaticamente.
  • Se il debito non viene saldato, parte in automatico il secondo sollecito, senza che se ne debba ricordare l’amministratore. In assenza di ulteriori risposte, il legale darà il via all’iter con il tribunale.

Inquilini morosi: ecco come la mediazione diventa più semplice

Questo strumento, però, non vuole affatto erigersi a punizione, anzi, mediante questo specifico sistema diventa possibile avviare dei processi di mediazione che molto spesso non vengono mai iniziati a causa delle resistenze della maggior parte dei proprietari di casa di consultare un avvocato.

Così, invece, è possibile stabilire un contatto con l’inquilino moroso in maniera automatica per concordare insieme un piano per il rientro del debito. 

Infatti, come già detto, lo scopo non è quello di punire, ma bensì recuperare il denaro e, attraverso uno strumento del tutto innovativo di legaltech, aiutare a sbloccare l’economia per ciò che riguarda tali quote non incassate, che molto spesso creano dei problemi anche ai professionisti che perdono risorse per la loro attività.

Infine, questo strumento è utile per semplificare il lungo e macchinoso processo permettendo di risparmiare molto tempo e varie preoccupazioni a tutti. In sostanza, per i procedimenti che normalmente richiedono almeno un anno, oggi si possono ridurre i tempi a tre mesi.